Chi siamo

Dal 1943 al servizio della popolazione svizzera di montagna.

Mantenere in vita le regioni di montagna

L’Aiuto svizzero alla montagna è una fondazione finanziata esclusivamente da donazioni, che si è data quale scopo quello di migliorare le basi esistenziali e le condizioni di vita nelle regioni di montagna.

Dal 1943, si impegna per gli abitanti delle regioni di montagna sostenendo progetti volti a creare posti di lavoro e valore aggiunto. In tal modo, intende frenare l’esodo rurale e mantenere in vita questi luoghi.

Visione

Le regioni di montagna svizzere sono un ambiente fonte di ispirazione in cui gli abitanti organizzano le loro vite in modo autodeterminato, dando così un prezioso contributo a una società variegata.

Missione

L’Aiuto svizzero alla montagna sostiene finanziariamente progetti per lo sviluppo dell’ambiente di vita dei richiedenti. Esperti volontari garantiscono l’impiego efficace delle donazioni.

Cifre 2023

  • 834 progetti sostenuti
  • 39,8 milioni di franchi di sostegno ai progetti
  • 56 000 donatori e donatrici

Organizzazione

L’Aiuto svizzero alla montagna è una fondazione di utilità pubblica, politicamente e confessionalmente indipendente con sede ad Adliswil, nel Canton Zurigo.
Per saperne di più

Costituzione dell’Aiuto svizzero alla montagna

La Commissione per il lavoro sociale nelle regioni di montagna lanciò il primo appello nel 1943 a favore dell’aiuto ai montanari, una causa che riunì varie organizzazioni di pubblica utilità, come la Pro Juventute, l’Heimatwerk, il Soccorso d’inverno, la Caritas, la Società svizzera di utilità pubblica e il Padrinato svizzero per i comuni di montagna. Apolitico e aconfessionale, sin dalla sua costituzione l’Aiuto svizzero alla montagna fece dell’aiuto all’autoaiuto il suo cavallo di battaglia. La collaborazione con il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) era esplicitamente già prevista.

Storia

  • 1943 L’Aiuto svizzero alla montagna viene costituito a Zurigo con il nome di Commissione per il lavoro sociale nelle regioni di montagna.
  • 1950 I prospetti vengono distribuiti anche nella Svizzera romanda. Si affronta il tema dello spopolamento delle regioni di montagna.
  • 1953 L’Aiuto alla montagna assume la forma di associazione con sede a Zurigo e ottiene il marchio ZEWO.
  • 1975 Viene regolamentato l’impiego dei periti per l’esame delle richieste. Le attività si focalizzano sul miglioramento delle basi esistenziali economiche e delle condizioni di vita nelle regioni di montagna.
  • 1977 Si procede alla revisione degli statuti e viene costituito il Comitato Svizzera romanda.
  • 1978 Vengono introdotte le visite di controllo, che permettono di verificare e dimostrare l’efficacia dei progetti.
  • 1987 L’Aiuto alla montagna viene insignito del premio Doron.
  • 1988 Esce il primo numero della pubblicazione «Berghilf-Ziitig» (oggi «Berghilfe Magazin»). L’amministrazione viene spostata ad Adliswil.
  • 1995 L’Aiuto svizzero alla montagna diventa un marchio protetto.
  • 2002 Il già Consigliere federale Adolf Ogi assume la carica di Presidente.
  • 2005 L’Aiuto svizzero alla montagna viene riconosciuto come fondazione di utilità pubblica sotto vigilanza federale. Il sostegno viene esteso a progetti nei settori turismo, commercio, bosco e legno, salute e formazione.
  • 2011 In collaborazione con il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), viene conferito il primo Prix Montagne.
  • 2014 Willy Gehriger, già CEO del Gruppo fenaco-Landi, è il primo Romando ad assumere la presidenza dell’Aiuto svizzero alla montagna.
  • 2018 75° anniversario con molte attività, tra cui il trofeo di Aiuto svizzero alla montagna e il festival del cibo montano.
  • 2023 L’Aiuto svizzero alla montagna accoglie la sua prima presidente. Assume la carica Eva Jaisli, CEO di PB Swiss Tools, produttore di utensili e strumenti medici di qualità con sede nell’Emmental.

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