Foraggio di qualità e tante uscite all’aperto

La fattoria Buoflen a 1240 metri s.l.m., con i suoi bei prati e i suoi pascoli in quota, è stata gestita per generazioni dalla famiglia Bürgler. E adesso, se la tradizione contadina della fattoria Buoflen va avanti, lo si deve al nipote Gilg Reichmuth e alla sua compagna Jean Späni che hanno rilevato l’azienda e avviato importanti ammodernamenti.

Era già da tempo che Gilg stava prendendo in considerazione di dedicarsi all’agricoltura. Suo zio Toni si stava avvicinando all’età della pensione e iniziavano a farsi largo alcune idee su come poter migliorare l’allevamento di bestiame nella fattoria. Dopo il cambio generazionale all’inizio di quest’anno, per Gilg e Jean è cominciata una nuova fase della loro vita: i due, insieme, si occupano degli animali e si suddividono i tanti lavori che comporta un’azienda agricola. «Fino a poco tempo fa neanche io avrei pensato che sarei diventata una vera contadina», afferma Jean ridendo.

La nuova stalla a stabulazione libera diventa realità

Per migliorare gli spazi adibiti a vitelli e mucche con le corna era indispensabile sostituire la vecchia stalla a stabulazione fissa. Il fratello di Gilg si è occupato di progettare la nuova struttura e ora, durante le vacanze, sta dando una mano a Gilg a livellare l’area di costruzione e a posare le condotte fognarie. Senza questi importanti lavori svolti in autonomia non ce la farebbero, neanche con il credito bancario e il contributo di sostegno dell’Aiuto svizzero alla montagna. Nonostante negli ultimi tempi i lavori siano proceduti un po’ a rilento a causa delle abbondanti piogge a inizio estate, Gilg mantiene la calma.

«In paese si sta già spargendo la voce che non ce la faremo», racconta. «C’è ancora molto da fare, ma la stalla sarà pronta in tempo per l’inverno!»

La nuova stalla a stabulazione libera migliorerà non solo le condizioni degli animali, ma contribuirà anche a creare valore. «Vorrei produrre una carne di ottima qualità», dichiara Gilg. «Se i vitelli vengono allevati in maniera naturale, con foraggio naturale, si otterrà un prodotto di alta qualità che sarà sempre facile da vendere.» Tuttavia, Gilg e Jean – come molte agricoltrici e molti agricoltori di montagna – avranno bisogno di un secondo lavoro anche in futuro. Gilg lavora come meccanico di macchine agricole nella valle della Muota. Al momento però scende solo se c’è qualcosa di urgente, così da potersi dedicare interamente alla costruzione della stalla. Jean lavora nell’azienda dei genitori.

Il progetto in breve

  • Fattoria di montagna
  • Nuova stalla a stabulazione
  • Illgau/SZ

Alleggerimento del lavoro in vista

In futuro, i compiti quotidiani nella stalla risulteranno facilitati, ad esempio grazie all’impiego di una gru per dare da mangiare agli animali e rimuovere il letame. Quello della facilitazione del lavoro è stato uno dei motivi che ha indotto l’Aiuto svizzero alla montagna ad approvare la domanda relativa al progetto. Per sopportare il doppio onere derivante dalla fattoria e dal lavoro esterno sono infatti indispensabili processi efficienti. Gilg e Jean usufruiranno delle innovazioni tecniche ancora per decenni. E magari un giorno anche la prossima generazione nella fattoria Buofl en potrà benefi ciare di questi investimenti.

Testo: Oliver Gemperle

Imagini: Yannick Andrea

Pubblicato a ottobre 2024

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